Vivere con il diabete: la convivenza con la patologia

Il diabete è una malattia metabolica caratterizzata dalla presenza di livelli di glucosio nel sangue elevati (iperglicemia). Il glucosio è il “carburante” che tutte le cellule del nostro corpo usano per le loro esigenze energetiche: viene trasportato dal sangue e viene assorbito dalle cellule grazie a un ormone prodotto dal pancreas chiamato insulina. Nel diabete questo meccanismo è alterato e il glucosio non riesce più a entrare nelle cellule, si accumula nel sangue e provoca l’iperglicemia.0102

Esistono due forme di diabete, molto diverse tra loro. La più grave è detta diabete di tipo 1, nella quale l’organismo perde del tutto la capacità di produrre insulina. La forma più diffusa, invece, è il diabete di tipo 2, che può insorgere o perché l’insulina è prodotta in quantità insufficiente dall’organismo oppure perché l’organismo stesso non è in grado di rispondere in maniera adeguata a questo ormone (condizione nota come insulino-resistenza).0102

Il diabete di tipo 2, come abbiamo detto, è meno grave di quello di tipo 1. Tuttavia, anche questa malattia ha un impatto importante sulla vita delle persone che ne soffrono, sotto molti punti di vista. Vediamo quali sono i principali.

Sintomi iniziali e avanzati del diabete

Nel diabete di tipo 2 i sintomi sono spesso sfumati e non intensi, cosa che può ritardare di anni la diagnosi e quindi il trattamento.02 Tuttavia, specie quando la terapia non è adeguata o non è rispettata, il diabete di tipo 2 può dar luogo a tutta una serie di manifestazioni fastidiose, che possono peggiorare la qualità di vita delle persone che ne soffrono.0304

I principali sintomi del diabete sono:03

  • sete intensa che spinge a bere frequentemente;
  • necessità di urinare spesso, specie durante la notte;
  • sensazione di stanchezza;
  • perdita di peso e di massa muscolare;
  • prurito agli organi genitali e/o frequenti episodi di candidosi (infezione causata dal fungo unicellulare Candida albicans);
  • lentezza nella guarigione di tagli e ferite;
  • visione offuscata.03

Prestare attenzione all’alimentazione

Tra le prime cose che un medico fa quando scopre che una persona ha il diabete di tipo 2, ancora prima di prescrivere dei farmaci, è raccomandare una dieta ipocalorica. Questo perché una corretta alimentazione può rappresentare una vera e propria terapia per il diabete, capace di ridurre notevolmente i livelli di glicemia e prevenirne il peggioramento.05

È fondamentale, ad esempio, limitare il più possibile alimenti ricchi di zuccheri e grassi animali prediligendo invece quelli di origine vegetale come frutta e verdura, così come ridurre di molto le porzioni di cibo e rinunciare alle “abbuffate”.05

L’attività fisica come aiuto nella cura del diabete

Una diagnosi di diabete di tipo 2 vuol dire (almeno teoricamente) dover rinunciare alla pigrizia… Infatti, numerosi studi hanno dimostrato che l’attività fisica è particolarmente importante per le persone con diabete perché ha un effetto positivo sulla glicemia e riduce il rischio di diversi problemi di salute associati alla malattia.05

Secondo le linee guida dell’Associazione Medici Diabetologi e della Società Italiana di Diabetologia le persone con diabete dovrebbero effettuare attività fisica almeno 3 giorni a settimana, per un totale di almeno 3 ore.05

Si tratta di un obiettivo che per molti è decisamente ambizioso e, come per l’alimentazione, richiede quasi sempre un cambiamento di abitudini ben consolidate. Ma vale davvero la pena di provarci, perché i potenziali benefici sono numerosi.

Complicanze del diabete: visite mediche ed esami da fare03

Avere il diabete di tipo 2 comporta di tenere sotto controllo non solo la malattia stessa, ma anche tutti i possibili problemi di salute che essa può provocare. Come noto, infatti, questa patologia può causare importanti complicanze a livello di cuore, vasi sanguigni, reni, occhi e nervi. Per questo motivo, ogni persona diabetica deve affiancare al monitoraggio frequente della glicemia e le visite dal diabetologo anche controlli periodici dal cardiologo, dal nefrologo, dall’oftalmologo e dal neurologo.03

Gestire il rischio di ipoglicemia

Alcuni tipi di farmaci utilizzati per il diabete di tipo 2 possono essere così efficaci da provocare, anche se molto raramente, ipoglicemia, ovvero un livello di glucosio nel sangue troppo basso.05

In genere l’ipoglicemia causa tremori, palpitazioni, sudorazione e può essere risolta semplicemente mangiando qualcosa di dolce. Tuttavia, quando la glicemia si abbassa troppo possono manifestarsi anche confusione e debolezza, fino ad arrivare a perdita di coscienza. In particolare, nei pazienti anziani l’ipoglicemia è particolarmente pericolosa e si associa ad un maggior rischio di cadute e di problemi cardiovascolari e cognitivi. 05

Molto spesso chi vive un episodio di ipoglicemia ha molta paura di manifestarne un altro. Infatti, l’ipoglicemia è un’importante fonte di stress per le persone con diabete. Il timore dell’ipoglicemia può persino spingere la persona con diabete a ridurre l’assunzione dei farmaci prescritti dal proprio medico, esponendosi così al rischio delle pericolose conseguenze del diabete.060708


Fonti:

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    Tan JYH, et al. Malays Fam Physician. 2023;18:71.

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    Standard: Standard italiani per la cura del diabete mellito AMD-SID

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    Wang Y, et al. Sci Rep. 2021;11(1):7971

  7. Back to contents.

    Li S, et al. Nurs Open. 2021;8(4):1668-1677

  8. Back to contents.

    Yuksel M, et al. J Clin Nurs. 2021;30(11-12):1773-1786