Il reflusso gastroesofageo è una malattia nella quale il contenuto dello stomaco (acido e corrosivo) risale nell’esofago provocando sintomi e, a volte, anche una serie di altri problemi di salute. 01
Si tratta di un disturbo molto comune: si stima che, nei Paesi industrializzati, fino al 20% degli adulti manifesti i sintomi di reflusso gastroesofageo e che questa malattia sia la causa di quasi 6 milioni di visite mediche ogni anno. 02
Il reflusso gastroesofageo si verifica in egual misura in uomini e donne, e in genere si presenta tra i 30 e i 50 anni di età. È molto frequente anche nei neonati e nelle donne durante la gravidanza. 03
I sintomi più comuni del reflusso gastroesofageo sono il bruciore di stomaco e la risalita del contenuto acido dello stomaco nella gola o nella bocca (rigurgito acido). 03
Tuttavia, il reflusso gastroesofageo può manifestarsi anche attraverso un’ampia gamma di sintomi meno tipici, che a volte rendono difficile una diagnosi tempestiva. Tra questi ci sono:
I sintomi del reflusso gastroesofageo non sono causati dall’acidità presente nello stomaco. Infatti, è del tutto normale che il contenuto dello stomaco sia acido: l’acidità è necessaria per evitare che i batteri che ingeriamo con i cibi si moltiplichino e provochino infezioni. Inoltre, gli enzimi digestivi dello stomaco funzionano meglio in un ambiente acido, per cui l’acidità facilita la digestione. 05
Le cellule che compongono le pareti dello stomaco sono capaci di resistere a livelli elevati di acidità; i problemi insorgono quando (come succede in caso di reflusso gastroesofageo) l’acido raggiunge le delicate cellule dell’esofago, il “tubo” che collega lo stomaco alla bocca. 04
Per evitare che questo succeda esiste una valvola muscolare detta sfintere esofageo inferiore, posizionata nel punto in cui l’esofago si collega allo stomaco. In condizioni normali questa valvola si apre per consentire al cibo masticato di raggiungere lo stomaco e si chiude per impedire la risalita del contenuto dello stomaco nell’esofago. 03
In caso di reflusso esofageo lo sfintere esofageo inferiore non riesce più a svolgere in maniera efficace il suo compito.
Come abbiamo appena visto, il reflusso gastroesofageo è dovuto al fatto che lo sfintere esofageo inferiore non funziona più bene. Può succedere che i muscoli di questa valvola si rilassino periodicamente o che siano costantemente più deboli del normale. In entrambi i casi, gli acidi gastrici riescono a risalire nell’esofago e a provocare i tipici sintomi della malattia. 04
Tuttavia, esistono diversi fattori che possono aumentare il rischio di reflusso gastroesofageo o peggiorarne i sintomi.
Il reflusso gastroesofageo è una malattia da non sottovalutare. Infatti, oltre ad avere un notevole impatto sulla qualità di vita di chi ne soffre 06, può provocare altri problemi di salute, alcuni dei quali gravi.
Viste le possibili conseguenze del reflusso gastroesofageo, in caso di insorgenza di sintomi che facciano pensare a questa malattia è bene rivolgersi al più presto al proprio medico. Fortunatamente, infatti, esistono numerosi tipi di trattamenti capaci di ridurre i sintomi della malattia e i rischi associati. 03
In molti casi il reflusso gastroesofageo può essere tenuto a bada modificando la propria alimentazione e adottando alcuni semplici accorgimenti quotidiani, magari chiedendo al farmacista che può consigliare l’assunzione di alcuni farmaci da automedicazione (che non richiedono una ricetta medica). 03
Quando questo approccio non è sufficiente, il proprio medico potrà prescrivere farmaci più potenti, per esempio gli inibitori della pompa protonica. 03
Nei casi più gravi, infine, esistono anche alcuni tipi di intervento chirurgico (come la cosiddetta “fundoplicatio di Nissen”) che possono risolvere definitivamente il problema. 03
Bibliografia
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